Dunque ricapitolando ti sei strappato un muscolo, la gamba fa malissimo,è gonfia e rossa e non riesci ad appoggiare il peso del corpo, cosa fare?
Innanzitutto rivolgiti subito al tuo Medico e al Fisioterapista, che valuteranno la condizione e quindi gli accorgimenti immediati, che, generalmente sono un bendaggio compressivo e ghiaccio,
Nelle prime 48 ore è quasi inutile fare un esame per immagini come ecografia o RMN, ci sarà troppo edema per capirci qualcosa, in base alla presentazione clinica potrebbe non essere necessario del tutto, sarà il tuo team sanitario a decidere.
I protocolli per una lesione dei tessuti molli (che non sono solo le lesioni muscolari) sono in continua evoluzione, il più recente, pubblicato da BJSM (British Journal of Sports Medicine), una delle riviste più autorevoli del settore, propone un acronimo davvero simpatico:
Il tuo muscolo ha bisogno di PEACE and LOVE
Nei primi 5 giorni ci occuperemo di proteggere il muscolo, con carico ridotto, elevazione, bendaggio compressivo, tutto come sempre, ma con due importanti novità: bisogna evitare di assumere antiinfiammatori e di fare terapie passive e indagini strumentali, lasciamo che la natura faccia il suo corso! Il Fisioterapista in questa fase, oltre a confezionare il bendaggio compressivo, ti spiegherà per filo e per segno come comportarti e il perché delle raccomandazioni, cosa importantissima!
Passati i primi cinque giorni inizia la riabilitazione vera e propria, il tuo muscolo ha bisogno di tutto il tuo LOVE, che sostanzialmente è esercizio, esercizio, esercizio e un pizzico di ottimismo! Se vuoi sapere qualcosa in più su questo protocollo ti consiglio questo articolo
In una lesione muscolare l’approccio è attivo, esercizi esercizi esercizi!
Inizialmente si faranno esercizi semplici, finalizzati al recupero del tono e del trofismo muscolare, con diversi tipi di contrazione (eccentrica, concentrica, isometrica), anche in base al meccanismo lesionale, senza dimenticare di mantenere quello che si chiama condizionamento, ovvero la tua forma fisica generale, quindi via libera ad attività cardiovascolare (per esempio un rematore se hai strappato la coscia) e a tutti gli esercizi che puoi fare senza coinvolgere la parte colpita.
Successivamente dovremo lavorare su capacità di carico sempre maggiori (es. allenamento con i pesi) e situazioni più funzionali, si passa in pratica dall’esercizio al movimento, allenando, in un contesto protetto, tutto ciò che poi vorrai tornare a fare, che sia uno scatto, un cambio di direzione e così via.
Durante tutto il percorso, e prima del rientro in campo, si eseguiranno dei test di RTS (return to sport, anche detti RTP return to play) che daranno informazioni sulla possibilità o meno del ritorno in campo, inizialmente in maniera parziale, specie se lo sport prevede contatto, fino alla partecipazione completa.
L’ultima fase è dedicata alla prevenzione, importantissima visto l’elevato tasso di recidive, inserire esercizi di rinforzo del muscolo colpito, all’interno della propria routine di allenamento, si è visto essere molto utile per evitare un nuovo infortunio, compito del Fisioterapista è spiegarti cosa fare, perché, e con che tempistiche.