L’interesse crescente per Telemedicina e Teleriabilitazione si è acceso a causa dell’emergenza sanitaria da SARS – CoV2, oggi analizziamo uno studio che sperimenta la riabilitazione a distanza proprio sul paziente con Covid – 19.
L’isolamento necessario per la gestione dell’emergenza Coronavirus ha importanti ricadute su tutta la popolazione, dal punto di vista fisico e psicologico, in particolare negli anziani, che sono anche la popolazione a maggiore rischio di infezione, e che quindi deve muoversi con ancora più cautela.
La strategia migliore per evitare il declino psico – fisico è la Riabilitazione, che, a causa dell’isolamento, non può essere effettuata in modalità classica.
Gli autori decidono quindi di sperimentare proprio sui pazienti affetti da Covid – 19, prendendo 4 soggetti, infettati a bordo della Nave Diamond Princess.
Un Fisioterapista ha guidato in diretta 4 pazienti, utilizzando il sistema di videoconferenza Zoom, in un programma di esercizi della durata di 20 minuti, basati sullo stretching, il rinforzo muscolare e l’equilibrio.
Ai pazienti era stato fornito un semplice Pulsiossimetro, un economico strumento che misura alcuni parametri vitali, il battito cardiaco e la saturazione di O2.
Ai pazienti è stato quindi chiesto di compilare un questionario riguardante la soddisfazione generale, se ritenessero questo intervento significativo per la loro salute e se avrebbero raccomandato questo programma ad altri.
In una scala da 0 a 10, la media delle risposte è stata tra i 7/10 e gli 8/10!
Ovviamente parliamo di uno studio molto piccolo, il campione è di soli quattro pazienti, lungi dal poter generalizzare i risultati però, questo studio si colloca nei molti a favore della riabilitazione a distanza!
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Studio originale:
Staying active in isolation: Telerehabilitation for individuals with the SARS-CoV-2 infection, Masahiko Mukaino, MD, PhD1, Tsuyoshi Tatemoto, PT, PhD2, et al., American Journal of Physical Medicine & Rehabilitation.