Poter misurare in maniera oggettiva alcuni parametri, come forza e resistenza, è davvero importante in riabilitazione, per progredire nelle diverse fasi del programma di recupero e per un ritorno allo sport in sicurezza.
Per aiutarci abbiamo a disposizione uno strumento di facile ed intuitivo utilizzo, il dinamometro, che, applicato in maniera adeguata al paziente ci permette di registrare diversi test.
La misurazione con il dinamometro ci permette di valutare la forza, come valore assoluto, e in relazione all’arto controlaterale.
Non tutti gli strumenti sono uguali, e ci permettono di valutare parametri differenti, per esempio in studio troverete il Biofet, un dinamometro manuale (HHD ovvero hand held dynamometer) per la misurazione della forza isometrica contro la resistenza dell’operatore, ci offrirà anche un valore di forza media e della durata della stessa.
Questo tipo di dinamometro risulta molto utile per la misurazione della forza dei grossi gruppi muscolari.
Ad esempio dopo un intervento chirurgico come la ricostruzione del legamento crociato anteriore o una lesione muscolare è fondamentale poter misurare la forza he il nostro paziente è in grado di esprimere nel quadricipite o negli hamstring.
Avere a disposizione dei dati oggettivi è molto utile se decidiamo di svolgere una riabilitazione pre-operatoria, poiché avremo già una indicazione dei valori di forza che dovremo raggiungere, questo ci permetterà di valutare con maggiore facilità il momento in cui il nostro atleta è pronto per tornare in campo!
In studio troverete anche il Progressor della Tindeq che invece è una cella di carico, pensata appositamente per misurare la forza delle dita, studiata da climber per i climber!
I suoi utilizzi sono svariati, per esempio per decidere quando inserire nuovamente esercizi su mono e biditi dopo una lesione della puleggia, ma anche come strumento per scegliere una progressione di carico al trave.